Forte ed arcigno, con le mura a scarpa atte alla difesa sul lato nord, l’ingresso ad est posto di fianco all’abside della Chiesa di San Lorenzo, al contrario, elegante e romantico. Così ci appare oggi Palazzo Quaglia a seguito dei numerosi rimaneggiamenti dell’edificio medioevale, il più importante dei quali dovrebbe risalire al sei-settecento.
Nella memoria popolare è considerato l’antica residenza del Comandante delle Guardie di Castel di Luco, se non addirittura, dimora dei castellani. Sul portone che si apre nell’alto muro di cinta del parco (altro elemento che fa pensare alla difesa militare del luogo) spicca lo stemma, scolpito nel travertino, di Agamennone Ciucci datato 1626, a conferma della veridicità della vox populi. Il blasone dei Ciucci, la rocca fondata sulla pietra, la sbarra di rosso e la stella cometa d’oro in palo divenne – e lo è tuttora – emblema del comune di Appignano del Tronto.
Dopo il portone, attraversato il parco che circonda ed ingentilisce tutta la residenza, si può ammirare l’ingresso principale del palazzo di foggia barocca, posto al culmine di una scalinata monumentale che accede al piano rialzato.
Al piano terra due accessi più modesti che conducono alla grande dispensa e cantina scavata nella roccia ed alle scuderie, dalla tipiche volte reali in pietra, locali oggi restaurati sapientemente dai proprietari che ne hanno conservato gli infissi originali e contenenti, tra l’altro, tanti oggetti e gli utensili della civiltà contadina e paesana.
Nel parco sono ancora conservate un paio di archibugiere in pietra, capitelli e bassorilievi.
All’interno nell’ingresso-salotto frammenti di affreschi, porte dipinte, un grande camino e tanti quadri con foto di grandi opere edili realizzate, tra le due guerre e dopo la seconda dall’imprenditore Nazzareno Quaglia. Delle sue doti umane e di cultura testimoniano una bacheca contenente le decorazioni e le benemerenze guadagnate in una vita di lavoro, ma anche lo splendido salone, in un originale quanto inaspettato stile veneziano, posto al primo piano.